domenica 11 agosto 2013

Luna rossa in finale Louis Vuitton Cup


Superando Artemis Racing con il punteggio di 4 a 0, Luna Rossa Challenge ha staccato il biglietto che dà diritto a partecipare alla finale della Louis Vuitton Cup, l'America's Cup Challenger Series.

Il team italiano se la dovrà vedere con Emirates Team New Zealand. Guidati da Max Sirena, gli uomini di Luna Rossa sono cresciuti sensibilmente nel corso della manifestazione e ora attendono di sfidare il loro compagno di allenamento in occasione del trentesimo anniversario della Louis Vuitton Cup.
"Abbiamo imparato moltissimo nel corso di questo duello - ha detto Chris Draper, il 35enne timoniere inglese di Luna Rossa - Il nostro team era un po’ giù dopo i risultati dei Round Robin. E' stata dura, ma ora la nostra velocità di bolina è migliorata e ancor di più è migliorato il boat handling. Oggi a bordo c'era un tensione, ma credo che si siano visti comunque dei passi avanti". 
Artemis Racing ha prodotto ogni sforzo possibile per essere protagonista di questa serie. Dopo la devastante perdita di Andrew "Bart" Simpson, avvenuta lo scorso 9 maggio in seguito alla scuffia del primo AC72 del team svedese, gli uomini del CEO Paul Cayard si sono rimboccati le maniche e nel giro di due mesi hanno portato a termine i lavori sulla seconda barca, varata appena il 22 luglio scorso.  

A un passo dall'eliminazione, il timoniere di Artemis Racing, Nathan Outteridge, non ha esitato ad attaccare Chris Draper nelle fasi di pre-partenza. Dopo averlo "agganciato" costringendolo a virare, Outteridge è stato a sua volta sorpreso dalla doppia manovra dell'avversario che, trovatosi in posizione di forza, non ha esitato a trarre massimo vantaggio dalla situazione.

 Poco dopo Artemis Racing veniva penalizzato per una collisione che Luna Rossa non riusciva a evitare nonostante i ripetuti tentativi posti in essere da Chris Draper per evitare il sinistro. Le finali della Louis Vuitton Cup inizieranno il prossimo 17 agosto con la disputa di due regate nella stessa giornata.

Cnr – ricerca sul degrado delle aree agricole


Durante la manifestazione Geoitalia 2013 organizzata dalla Federazione Italiana di scienze della Terra che si terrà a Pisa dal 16 al 18 Settembre prossimo, Il Cnr illustrerà nuovi studi sul rischio degrado delle aree agricole nel mondo. Nel mondo circa 2 miliardi di ettari delle terre emerse sono interessati, a diversi livelli, a processi di degrado che possono compromettere oltre l’80 % delle terre agricole in tutto il mondo.
"In particolare l’Italia mostra un degrado piuttosto preoccupante al Sud, in particolar modo Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia dove oltre all’attacco del clima – ha affermato Maria Luigia Giannossi, ricercatrice dell’Istituto Analisi ambientali del Cnr - la pressione spesso non sostenibile delle attività umane sull’ambiente sta determinando una riduzione della produttività biologica e agricola con una progressiva perdita di biodiversità degli ecosistemi naturali”.
Ma anche le regioni del Centro-Nord, in particolare Toscana, Emilia Romagna e la Pianura Padana in generale sono soggette ad un peggioramento della situazione dimostrandosi sempre più vulnerabili alla irregolarità delle precipitazioni, alla siccità e all’inaridimento.
Tutto questo porta, sia su scala regionale che su scala globale, ad intaccare la sicurezza alimentare e i cambiamenti climatici, ma anche i rapporti intersociali quando viene alterato lo sfruttamento delle risorse naturali specialmente nelle aree più povere.