un’alimentazione più genuina e naturale, ridurre gli sprechi e risparmiare nel tempo della crisi. Un’attività di trasformazione “fai da te” che comporta tuttavia l'osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono sia per il settore agroindustriale che per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione e della conservazione di frutta e verdure.
Proprio con l’obiettivo di valorizzare il Made in Italy dal campo al vasetto è nata la collaborazione tra l’azienda Rocco Bormioli (produttrice della bottiglia “Una” prescelta per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia) accreditata da Campagna Amica di Coldiretti e la Fai (Filiera agricola italiana) per sensibilizzare i cittadini verso uno stile di vita più sano ed attento alla salute, all’ambiente e alle tasche.
Da oltre dieci anni il gruppo di Fidenza investe infatti per preservare l'ambiente. E’ così che oggi, grazie a nuove tecnologie e alla ricerca di nuovi sistemi di conduzione dei forni, l’azienda emiliana, creata nel 1825 dalla famiglia Bormioli, riesce ad abbattere le emissioni di anidride carbonica in modo sostanziale e a ridurre i consumi di energia per la produzione del vetro.
Bormioli usa infatti il 50% di vetro riciclato per la produzione dei propri articoli. E, grazie alla ricerca e all'innovazione, è in grado di ottenere elevatissimi livelli di qualità tanto che i suoi prodotti sono largamente impiegati per l'industria farmaceutica, alimentare e nella profumeria. Oggi il gruppo emiliano fattura 550 milioni di euro. Il 37% è frutto del volume d’affari di vendite in Italia, il 45% deriva invece dal business in Europa.
Eduardo Cagnazzi
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