martedì 18 marzo 2014

MEGARIS - Energia rinnovabile grazie al letto fluido


Il Progetto di Ricerca MEGARIS, di grande potenzialità innovativa, è un progetto sulla micro-cogenerazione (MCHP – Micro Combined Heat and Power) che si propone di produrre elettricità ed energia termica
usando esclusivamente fonti energetiche rinnovabili: biomasse ed energia solare concentrata (CSP – Concentrated Solar Power). E’ concettualmente un sistema capace di auto sostenersi, in grado di fornire energia elettrica e riscaldamento per le famiglie limitando l’uso delle biomasse ed in grado di garantire la continuità di esercizio sulle 24 ore tutto l’anno.

La possibilità di realizzare un sistema di cogenerazione ibrida a biomassa e a concentrazione solare, verificata sperimentalmente con l’alimentazione a biomassa e mediante metodi ingegneristico/computazionali per la componente di concentrazione solare (specchio), è l’innovazione più importante introdotta. MEGARIS (acronimo di Micro Electric Generator from Alternative Renewable energy Innovative Stirling engine) è uno dei pochi progetti al mondo che rispondono all’esigenza di competere con le fonti tradizionali senza discontinuità di esercizio, limite di quasi tutte le tecnologie basate su fonti rinnovabili, dal fotovoltaico al solare concentrato tradizionale, fino all’eolico in mancanza di sistemi di accumulo, la cui presenza può comunque contribuire ad aumentarne le economie di esercizio.

 La possibilità di funzionare in modo autonomo e continuo rende tale sistema adatto sia all’impiego in zone rurali, dove la biomassa è disponibile in quantità e a basso costo, sia in aree urbane, dove l’apporto solare consente di ridurre il consumo di biomassa mentre è possibile l’integrazione in un sistema elettrico grid per il massimo recupero dell’aliquota solare diretta. MEGARIS, presentato in fase di sviluppo all’ENERGYMED del 2013, è stato ideato e realizzato in Campania con competenze tutte regionali da AEROSOFT SpA in qualità di capofila riunita in A.T.S. con i partner CNR - Istituto di Ricerche sulla Combustione di Napoli ed il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento.

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