E’ stato pubblicato nell’ultimo numero del giornale scientifico internazionale International Maritime Health l’articolo a cura di Antonio Rosario Ziello, Rolando Degli Angioli, Angiola Maria Fasanaro, Francesco Amenta, dal titolo, “Psychological distress in families of
victims of maritime piracy — the Italian experience”. Questa pubblicazione, realizzata nella scia del precedente studio sui danni psicologici residuati nelle vittime di atti di pirateria marittima, ha preso in considerazione lo stress psicologico che si può generare nei familiari più stretti delle vittime degli atti criminali in questione, anche al fine di identificare possibili trattamenti di natura medica, psicologica o neurologica.
La ricerca, unica del suo genere, supportata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti realizzata in collaborazione con il Centro di Telemedicina e Telefarmacia della Università di Camerino, testimonia l’impegno del CIRM nel non limitare la propria azione ad interventi in caso di chiamate ricevute per patologie o infortuni a bordo, ma di coprire il più possibile tutte le esigenze sanitarie di chi va per mare, da prima dell’imbarco, fino alla conclusione dell’impegno di lavoro.
Una delle aree di impegno del CIRM è anche la prevenzione dello stress nella gente di mare ed a cui idealmente si correla la recente pubblicazione del Centro, che ha diagnosticato lo stress patologico presente in familiari di vittime di sequestri per fenomeni di
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