L’Assemblea di RINA S.p.a ha approvato il bilancio consolidato che, anche per l’esercizio 2013, ha confermato il trend di crescita degli ultimi anni con ricavi pari a 294 milioni di Euro (+4% rispetto al 2012) e l’EBITDA che si attesta intorno ai 37,2 milioni di Euro (+6%).
Il settore dell’Energia, nel 2013, si è distinto in maniera significativa, registrando
una crescita del 13% grazie anche allo sviluppo ottenuto nelle aree dell’Asia centrale.
Anche lo Shipping ha registrato un +6%, grazie ai segnali di ripresa mostrati dal mercato. RINA Services, la società del Gruppo che si occupa di classificazione navale e certificazione, ha chiuso il 2013 portando la flotta in classe RINA a 4.761 unità (per complessivi 33,5 milioni di GT) e presentando un orderbook pari a 650 navi (per un totale di 4,8 milioni di GT).
I settori della Business Assurance (+1%) e dei Trasporti e Infrastrutture (+2%) hanno mantenuto i buoni risultati dell’anno precedente, nonostante lo scenario economico non facile.
Nel 2013 l’attività dedicata alla ricerca e sviluppo del RINA ha raggiunto le 246 mila ore, mentre quella dedicata alla formazione ha superato le 94 mila ore.
Sul fronte della consulenza ingegneristica, di cui si occupa D’Appolonia (società controllata dal RINA), il 2013 ha visto un sostanziale consolidamento dei risultati con un fatturato che ha raggiunto i 90 milioni di Euro, confermando le aspettative di crescita e la diversificazione delle proprie attività in aree geografiche già presidiate come Emirati Arabi Uniti, Corea, Turchia e Belgio. Per l’anno in corso, invece, lo sviluppo sembra arrivare dai paesi emergenti, associato al risveglio della produzione e dei consumi in USA.
Prosegue intanto la strategia di crescita per linee esterne del RINA con l’acquisizione, avvenuta a fine anno, del Centro Sviluppo Materiali, realtà di eccellenza italiana nella ricerca sui materiali e sulle tecnologie applicative, avente un fatturato di circa 30 milioni di Euro nel 2013 (non ancora inserito nei ricavi del Gruppo) e circa 300 risorse.
Questa operazione, oltre ad avere un valore strategico di mercato, ha permesso al RINA di diventare il primo gruppo privato nell’Unione Europea per numero di progetti partecipati (per un totale di 108) all’interno del 7° Programma quadro 2000-2012.
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