E’ possibile
pensare all’applicazione di nuove tecnologie in agricoltura e specificante
nell’olivicoltura che siano alla base di nuove forme di sviluppo sostenibile?
Di questo si parlerà dall’1 al 3 agosto, 24 ore su 24, a San Lupo nel Titerno,
durante una tre giorni durante la quale esperti e produttori passeranno in
rassegna le problematiche sullo sviluppo
sostenibile e la qualità in
agricoltura, ma soprattutto come rilanciare antichi borghi e tradizioni locali.
San Lupo, nel Beneventano, è uno di questi. I bravi olivicoltori del luogo ed i
maestri della terra saranno al centro dell’Opencultivar, un confronto aperto
con gli operatori e gli amministratori locali; un progetto nato da un percorso
creato sul territorio che Rural Hub e Tabula Rasa stanno conducendo in sinergia
con il Gal Titerno per valorizzare tutte le eccellenze e le filiere dell’area. Un’iniziativa
che punta non solo a diffondere la cultura della qualità nel mondo agricolo, ma
anche a migliorare l’offerta turistica. Un contesto che vede l’olivicoltura e
l’olio di qualità certificata al centro delle azioni per sviluppare l’economia
e per offrire ai giovani reali opportunità di lavoro nella loro terra di
origine.
Eduardo Cagnazzi
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