C’è un nuovo modo di fare revenue per gli hotel che sta acquisendo sempre più importanza grazie alla forza dei numeri che genera: la vendita delle stanze nelle ore diurne. L’idea di strutturare questa nuova possibilità di generare business è nata da un’intuizione di David Lebée - ex manager dell’Hotel Amour di Parigi - a fronte delle numerose richieste che venivano fatte all’hotel da parte di coppie, ma anche da parte di artisti che desideravano potersi riposare e concentrare in un luogo di charme prima di un concerto o di un vernissage. L’intuizione di Lebée si è concretizzata nel 2010, con il lancio di www.dayuse-hotels.com: la prima piattaforma web al mondo dedicata a questo tipo di prenotazione. “Il concetto di Dayuse non è nuovo. I motel americani sono stati fra le prime realtà ad applicarlo come modello di business e, non regolarmente, tutte le tipologie di struttura (dai B&B ai 5 stelle) lo hanno sempre praticato. Quello che mancava, per gli hotel, era un canale strutturato e dedicato a questo specifico uso, che rendesse, inoltre, accessibili anche nel corso delle ore del giorno tutti i loro servizi”, racconta David Lebée, 32 anni, Direttore Generale di Dayuse Hotels.
Dando un’occhiata da vicino ai numeri, si mette immediatamente a fuoco il percorso di crescita di Dayuse Hotels. Attualmente, le strutture presenti sulla piattaforma su scala internazionale sono circa 850. In Italia sono 350 e la media complessiva delle prenotazioni mensili ammonta a 10.000, generando un volume di affari annuale di 8 milioni di euro.
Un dato interessante, relativamente al mercato nazionale, è quello relativo all’équipe che da Parigi coordina le attività, i rapporti commerciali, il marketing e la comunicazione: è interamente italiana e, infatti, il mercato del Bel Paese è il secondo dopo quello francese.
Per i clienti il vantaggio dell’utilizzo di una stanza in dayuse è quello di beneficiare di tariffe ridotte dal 30 al 70%. Allo stesso tempo gli hotel che offrono stanze in dayuse hanno l'opportunità di rivendere la stessa camera due volte in un giorno, e, nei periodi di bassa stagione, vendere quelle stanze che altrimenti resterebbero invendute.
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