Anseb, in audizione al Senato, chiede stop alle gare al massimo ribasso. Necessari nel nuovo Codice appalti una specifica normativa per i buoni pasto al fine di respingere offerte anomale e seri controlli nella fase di erogazione del servizio.
“Le nuove direttive UE sugli appalti consentono agli Stati di escludere le gare al massimo ribasso per
determinati settori, riteniamo che per le gare dei buoni pasto vadano assolutamente vietate, per evitare che gli sconti insostenibili si ripercuotano sui punti vendita ed in ultima analisi sui consumatori.”
Lo afferma Franco Tumino, Presidente Anseb (Associazione Nazionale Società Emettitrici di buoni pasto), che nella giornata odierna ha illustrato la posizione dell’associazione che rappresenta le società emettitrici di buoni pasto nella audizione svoltasi oggi in commissione ottava del Senato. La commissione si sta occupando del recepimento delle nuove direttive comunitarie in materia di appalti pubblici.
“Occorre prioritariamente mantenere e migliorare una normativa specifica per il settore, sia per accompagnare il passaggio verso i buoni pasto elettronici incentivati da Governo e Parlamento con la recente legge di Stabilità, sia per rispondere alle patologie che molte gare stanno evidenziando, potenziando le verifiche di congruità delle offerte anomale (il divieto di gare in perdita deve divenire effettivo) ed i controlli, non esclusivamente cartacei, in fase di erogazione del servizio”.
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