Il Consiglio nazionale delle Ricerche, attraverso il
suo istituto di Biometeorologia (Ibimet), fornisce i suoi
dati relativi alle elevate temperature di questi giorni, mettendo in
risalto in particolar modo la loro tenuta nel tempo.
Bernardo Gozzini, dell'Istituto di biometeorologia del
CNR, afferma: “Sottolineerei il fatto che a Firenze negli ultimi 13 anni si è
sempre superata almeno una volta la soglia dei 37°C e che in questa ondata di
caldo 2015 si sono raggiunti 'solo' 37.2°C di picco massimo; quindi nulla di
eccezionale per quanto riguarda gli estremi”. Continua Gozzini: “Mentre è da
rimarcare il fatto che siamo già a 6 degli 8 giorni medi in cui la temperatura
a luglio supera i 35°C. Quindi l’elemento determinante è la persistenza
dell’ondata di calore soprattutto per Firenze e Bologna. Per le altre città, da
evidenziare anche il fatto che l’unica che si avvicina a Firenze per picchi e
durata è Bologna, mentre Verona e Roma Ciampino hanno un clima diverso a causa
del maggior tasso medio di umidità: per entrambe il discrimine maggiore sono le
minime sopra i 20°C. Per esempio, luglio 2003 non registrò un numero di massime
>35 °C significativo, mentre le nottate sopra i 20°C furono numerosissime”.
“Interessante notare – conclude il ricercatore
Cnr-Ibimet – che, alla data del 6 luglio, Bologna e Firenze sono molto vicine
alle rispettive medie di max > 35°C (rispettivamente 5 e 8), mentre Ciampino
e Verona non sono mai scese sotto i 20°C di notte da quando è iniziato il
mese”.
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