Gli ultimi 4 mesi hanno visto UCINA impegnata in un dialogo sempre più intenso con le istituzioni. Già dallo scorso ottobre, nel corso della 52° edizione del Salone Nautico, l’Associazione aveva chiesto attenzione al Governo allora in carica, indicando le misure più urgenti per tamponare lo stato di crisi del settore, che proprio nell’ultimo semestre del 2012 aveva subito un ulteriore tracollo anche a causa dell’emanazione della tassa di stazionamento, poi modificata in tassa di possesso.
Da allora diverse cose sono cambiate e non possiamo che esprimere soddisfazione per il recepimento da parte del Governo delle nostre istanze, grazie alle quali auspichiamo che il comparto nautico abbia un’opportunità di ripresa.
Il primo passo in questa direzione si è concretizzato in marzo, quando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato una serie di provvedimenti destinati a rendere i controlli sulle unità da diporto durante la stagione estiva più razionali e mirati. In concreto ciò si traduce in una direttiva, condivisa con gli altri ministeri competenti (MEF, Interno e Difesa), che, al fine di evitare la duplicazione dei controlli in mare, prevede il rilascio al diportista risultato in regola di un attestato di verifica costituito da un bollino adesivo da applicare su un punto ben visibile dell’imbarcazione.
Circa un mese più tardi il Governo si è pronunciato a favore di procedure più semplici per la vendita a un cittadino estero delle unità da diporto. Più in particolare, la circolare firmata dalla Direzione Generale del Trasporto Marittimo chiarisce l’ambito di applicazione della Legge 25 marzo 2010 n° 40, stabilendo l’eliminazione del nulla osta dell’Agenzia delle Entrate, in precedenza necessario per la vendita di un’imbarcazione a un cittadino straniero che volesse legittimamente iscriverla nel registro del proprio Paese.
E’ invece storia più recente il raggiungimento di altri due importanti traguardi, contenuti nel “Decreto Fare” voluto dal Governo Letta. Sono due le disposizioni importanti dedicate alla nautica ed al turismo ad essa collegato. La prima, riguardante il noleggio occasionale da parte del proprietario dell’imbarcazione da diporto o da persona da lui delegata, elimina il tetto di importo (30 mila euro) precedentemente fissato per l'applicazione del regime forfettario agevolato al 20% e, di contro, fissa un limite in giornate annue in cui poter svolgere tale attività (40) a tutela degli operatori commerciali del settore.
La seconda disposizione riconsidera la tassa di possesso sulle imbarcazioni a vantaggio delle unità di piccole e medie dimensioni, lasciando invece intatto l’importo per le grandi unità e per i maxi yacht. L’imposta viene cancellata per le imbarcazioni fino a 14 metri mentre sono dimezzate le aliquote per le unità da 14 a 20 metri.
Anton Francesco Albertoni
Presidente Ucina – Confindustria Nautica
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