Con quest’anno, in 10 anni di controlli specifici, le Forze dell’Ordine, hanno indagato tutte le regioni d’Italia con un numero complessivo di verifiche che si avvicina alle 100.000. Si tratta di un campione più che significativo che, pur non avendo valenza di rigorosità statistica, è certamente un riferimento rappresentativo, della realtà del parco circolante italiano. Percentuali molto piccole, apparentemente di scarso rilievo, quando sono traguardate all’intero parco circolante italiano, assumono proporzioni impressionanti.
Ad esempio, i dati di quest’anno, indicano che il 12,1% delle 7.000 vetture controllate presenta almeno una non conformità riferita alle gomme, cioè 850 vetture. Questo dato traguardato su 37 milioni di auto, si tradurrebbe in circa 4 milioni e mezzo di vetture con irregolarità riferite ai pneumatici.
I risultati dei controlli della campagna 2013, elaborati in collaborazione con il Politecnico di Torino, anche quest’anno hanno evidenziato che c’è ancora molto da fare per promuovere una circolazione sicura a partire dal pneumatico: fondamentale ma sempre più trascurato, forse a causa della crisi che riduce sempre di più la capacità di acquisto degli italiani.
Assogomma e Federpneus, sottolineano come i controlli del giugno 2013, della Polizia Stradale, abbiano fotografato un parco circolante con un’anzianità media di 7 anni e 2 mesi, quindi molto più giovane del reale parco auto italiano, che ha un’età media di 10 anni e 4 mesi, di cui il 44% con addirittura più di 10 anni (fonte ACI 2012).
Il parco auto Italiano sta subendo un repentino fenomeno di invecchiamento, infatti nel 2005, l’età media era di 8 anni e 11 mesi, nel 2010 si era leggermente ridotta a 8 anni e 2 mesi, grazie agli incentivi, mentre nel 2012 l’età media si è alzata considerevolmente arrivando ai 10 anni e 4 mesi. Il calo delle vendite di auto nuove, lascia presagire un ulteriore peggioramento di questo dato per il 2013.
Va inoltre rilevato, che all’aumentare dell’anzianità del veicolo, segue un aumento lineare e progressivo delle percentuali di non conformità, a dimostrazione della scarsa manutenzione sui pneumatici.
Infatti nelle vetture sopra i 10 anni le quantità di pneumatici lisci, danneggiati e non omogenei è doppia rispetto a quelle con età compresa tra i 5 e i 10 anni, e addirittura si quadruplica rispetto alle vetture fino a 4 anni di età.
“E’ importante che ogni veicolo monti pneumatici in conformità del dettato normativo per non compromettere la sicurezza alla guida e non incorrere in sanzioni” – spiega Vittorio Rizzi, Direttore del Servizio Polizia Stradale. “Ad esempio, non tutti sanno che è sanzionabile la circolazione con pneumatici il cui battistrada abbia uno spessore inferiore a quello previsto dalla legge o che presenti tagli o incisioni. E’ necessario che la cura degli pneumatici divenga un fattore di coscienza c.d. sociale”.
“La ricerca del risparmio a tutti i costi, favorisce la crescita di soluzioni di ripiego che possono costituire un elemento di rischio per la sicurezza stradale” – dice Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma - “ Questa è una delle ragioni che sta alla base dell’aumento di pneumatici non omogenei per asse che dal 3,2% passa al 5,5% con punte del 10,5 % in Abruzzo e di quasi l’8% in Calabria e Sardegna”.
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