Nelle giornate del 30 e 31 luglio si sono tenute a Roma le sedute della Commissione Infrastrutture, coordinata dall’Assessore Regione Campania Sergio Vetrella, e della cabina di regia, composta da Regioni e Governo, sui temi del Trasporto pubblico locale.
La Commissione ha esaminato lo schema di decreto ministeriale col quale si da il via libera al riparto del rimanente 40% delle risorse previste dal Fondo Nazionale dei trasporti. Viene confermato, per ciascuna Regione, l’importo inizialmente previsto, superando dunque le richieste di alcune regioni che proponevano un diverso riparto, cosa che avrebbe penalizzato proprio la Campania.
A tale proposito, è bene ricordare che alla Regione Campania spettano, per il 2013, risorse pari a circa 548 milioni. Di questa somma, il 60% è già stato stanziato. Nei mesi tra settembre e dicembre il Governo provvederà ad erogare un ulteriore 30%. Il conguaglio del rimanente 10%, che per la nostra regione sono circa 55 milioni, si avrà solo dopo l’adozione del piano di riprogrammazione dei servizi.
Nel corso della cabina di regia sono stati affrontati prioritariamente gli aspetti finanziari del Tpl. Le Regioni hanno chiesto la definizione certa del fondo per il Tpl anche per gli anni 2014 e 2015. La certezza delle risorse è requisito essenziale per poter procedere ad ogni sorta di programmazione delle attività. Stiamo inoltre confrontandoci con il Governo affinché le risorse del Fondo Nazionale Trasporti siano escluse dal patto di stabilità.
Abbiamo poi affrontato la problematica del materiale rotabile. Le regioni hanno ribadito l’assoluta necessità di rifinanziare l’originale fondo per l’acquisto di materiale rotabile per il TPL, attualmente azzerato, per un valore di 500 M€ annui per il prossimo triennio. Questo finanziamento non solo aumenterebbe la quantità di servizi acquisibili con il fondo, non dovendo imporre alle aziende erogatrici del servizio l’obbligo di investimenti in materiale rotabile, ma sarebbe un sicuro volano di sviluppo economico. Il materiale così acquisito sarebbe di proprietà delle Regioni e fornito ai gestori per l’erogazione del servizio, dietro pagamento degli eventuali oneri per l’uso.
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