rappresentano la nuova corrente, come spiega il prof. Claudio Strinati:
“La pittura ad olio cinese contemporanea ha ormai assunto una rilevanza internazionale indiscussa e sono molti i maestri cinesi che dominano l’immaginario attuale in ogni parte del mondo. Ciò è avvenuto in parallelo all’espansione della grande cinematografia cinese, specie di quella a carattere avventuroso e storico che ha saputo assimilare e ingigantire tecniche tipicamente occidentali, come quelle degli ‘effetti speciali’, dandone una versione se possibile ancor più affascinante di quella stessa americana. Nella pittura è accaduto qualcosa di simile. La prodigiose tecniche iperrealistiche maturate tra gli anni sessanta e settanta del ventesimo secolo negli Stati Uniti e poi largamente riformulate in Europa, Italia compresa e sovente ai massimi livelli, sono giunte a impressionare potentemente numerosi artisti cinesi e sono state assimilate a un livello tale di consapevolezza e creatività da rinnovarle totalmente, tanto che è diventato intuitivo per il conoscitore e in parte anche per il grande pubblico dell’arte il riconoscimento di una mano ‘orientale’ quando ci si trova di fronte a dipinti che esprimono una adesione con il Reale sovente al limite dello sbalorditivo e del virtuosistico”.La mostra ospitata al Complesso del Vittoriano propone, attraverso una rilevante esposizione di circa ottanta opere (olii, acrilici, disegni, pastelli ad olio, propilene e tecniche miste), un’accurata e selezionata scelta culturale di espressioni creative ricche di originale sensibilità pittorica e formale di Maestri che già da tempo sono inseriti nel panorama internazionale dell’arte, quali pittori, docenti, ricercatori, direttori di Accademie, Musei e Fondazioni.
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