“Speleopolis, città amica degli speleologi”, questa la targa che la Società Speleologica Italiana ha conferito a Casola Valsenio (RA) nel 2010 dopo la sesta edizione dell’incontro internazionale che annualmente riunisce centinaia di speleologi. Ed è quindi con estremo onore che anche
nel 2013 il comune “porta” del Parco della Vena del Gesso romagnola, importante area carsica dell'Appennino faentino, ospita per la settima volta questa festa della speleologia. “Casola 2013- Underground – c’è qualcosa che dovresti sapere..” è in programma da mercoledì 30 ottobre fino a domenica 3 novembre 2013.
La manifestazione é rivolta sia agli speleologi che frequentano le cavità naturali e artificiali, sia a tutti quegli appassionati interessati alle tematiche relative a grotte e territori carsici, affascinati dal mondo ipogeo.
Cinque giorni per radunare anche molti stakeholder dell’ambiente ipogeo e della montagna in generale, Amministrazioni, Enti e Università, per discutere norme o vincoli di tutela, promuovere azioni di salvaguarda e divulgazione di conoscenza delle aree carsiche.
Il programma è ricco e articolato in diverse aree, consultabile al website www.speleopolis.org si sta definendo ogni giorno di più.
Tra gli appuntamenti sono confermate le presentazioni del progetto ESA Caves, che ha visto per tre anni astronauti dell’Ente Spaziale Europeo coinvolto in addestramento in grotta (in sala i trainer del progetto e in diretta da Houston si collegherà l’astronauta italiano Paolo Nespoli), l’incontro con i “geografi del vuoto” che vedrà in sala l’alpinista Kurt Diemberger e la presentazione da parte della Federazione Speleologica Campana del XXII Congresso di Speleologia SSI con in sala il presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi, ed esponenti dell’Ente Nazionale per il Turismo, della Società Speleologica Italiana, della Commissione Centrale per la Speleologia del CAI, della Fondazione MidA (Musei integrati dell’Ambiente) e de! ll’ AGTI (Associazione Grotte Turistiche Italiane).
Sarà presente anche Jean-Marie Chauvet, speleologo e fotografo francese che nel 1994 scoprì la grotta cui venne dato il suo nome e le i cui dipinti paleolitici sono tra i più antichi noti al mondo.
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