L’ottava edizione dello studio sulle infrastrutture italiane, prodotto dall’Osservatorio dell’Università Bocconi di Milano diretto dal professor Andrea Gilardoni, è stato presentato nei giorni scorsi durante un convegno presso la sede di Unicredit. Il dato rilevante, messo in
evidenza dallo studio è il costo del “non fare” – si tratterebbe di 900 miliardi di euro diluiti nei prossimi quindici anni a carico dei cittadini italiani a causa delle mancate realizzazioni nei settori dell’energia, dell’efficienza, dei rifiuti, della viabilità stradale e ferroviaria, della logistica e delle telecomunicazioni.
Lo studio indica anche una possibile ricetta per attutire le negatività generate dal “non fare” – per recuperare rapidamente occorre puntare sulla qualità a discapito della quantità e nel contempo ottimizzare i sistemi infrastrutturali esistenti; un aiuto in questa azione sarà fornito dalle innovazioni tecnologiche che consentiranno un miglior utilizzo e conservazione di quello che abbiamo già a disposizione.
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