Cento anni fa (il 5 Febbraio 1914) nasceva William Seward Burroughs. Scrittore, alchimista delle parole, talent, visionario, maestro intergenerazionale, istigatore di futuri e possibilità. L'Università di Salerno ricorda lo scrittore con una tre giorni di tavole rotonde, concerti, reading, film e mostre d'arte, per iniziativa e con il coordinamento scientifico del professor Alfonso Amendola. Saccheggiate il Louvre vuole essere un'occasione non solo di riflessione sull'opera vasta di Burroughs ma anche uno spazio dinamico ed innovativo per ritrovarne le tracce composite all'interno della nostra contemporaneità.
La seconda sessione, con inizio alle ore 15, sarà incentrata sulle relazioni di Adalgiso Amendola dal titolo Saccheggiare la Banca centrale. Dal controllo al debito, senza tacer di eccedenti mostruosità, di Tommaso Ariemma dal titolo Tagliare è pensare. William Burroughs, Ridley Scott e la chirurgia, di Vincenzo Del Gaudio su Visione di scena e scena della visione: il teatro della scrittura tra Burroughs e Artaud, di Alfredo Di Tore dal titolo Education is a virus from outer space: corpo, spazio e interfaccia tra onto-etologie e bio-costruttivismi, di Claudia Landolfi su Deleuze e Burroughs: esperimenti di disorganizzazione creativa, di Stamatia Portanova, dal titolo La rete allucinata.
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