L’accordo tra gli enti camerali prevede anche il potenziamento dei servizi di accoglienza a terra dei diportisti e lo sviluppo di una rete interregionale della portualità turistica. Oltre al supporto finanziario all’imprenditoria di charter nautico (sono attive in Campania e Lazio circa 500 società che operano in questo settore, contro le oltre 3500 della diretta concorrente Croazia), sono previste anche azioni di promozione congiunta presso le principali manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali e la realizzazione di iniziative di marketing nei porti che intercettano questa tipologia di turismo, allungando il periodo di permanenza medio degli equipaggi nelle località rivierasche. Secondo i dati dell’Osservatorio nautico nazionale, la spesa media al giorno di ogni ospite delle imbarcazioni charter è di circa 102 euro.
Ogni barca in porto rende al territorio circostante dai 500 ai 900 euro al giorno, ai quali vanno aggiunti i costi dell’ormeggio, dei servizi e del carburante. La domanda di charter verso le coste campane e laziali proviene principalmente dalla Germania, Francia, Olanda, ma anche Austria, Inghilterra, Repubblica ceca e, negli ultimi anni, dalla Russia.
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