martedì 8 aprile 2014

Parte la spedizione nell’area del Colle Zemu del Kanchenzonga (Himalaya)

Parte il 12 aprile la spedizione internazionale K2014.it guidata da Alberto Peruffo del CAI di Montecchio Maggiore (VI) che i prossimi giorni riceverà il Patrocinio Nazionale del Club Alpino Italiano. Progetto ambizioso sia culturalmente sia geograficamente, è la prima spedizione in epoca moderna ad ottenere il permesso per operare nell'area del Colle Zemu del Kanchenzonga (Kangchenjunga 8586m) da Sud, uno dei
luoghi più selvaggi dell'Himalaya, ammirato e mitizzato dai primi esploratori britannici e tedeschi che ne tentarono l'esplorazione tra il finire dell'Ottocento e le prime decadi del Novecento. Dal colle parte la Zemu Ridge, la cresta Est-Sud-Est che porta agli 8476 metri della Cima Sud del Kanchenzonga passando per la - geograficamente misteriosa - "Vetta Orientale", il Zemu Peak, che con i suoi 7780 metri è l'ultima cima del più esteso massiccio glaciale himalayano ancora da scalare e probabilmente il più alto rilievo dell'intero Himalaya mai raggiunto.

 Il Kanchenzonga, terza montagna della Terra per altitudine, domina con le sue altissime cime le foreste subtropicali che arrivano fino a Gangtok, capitale del Sikkim, antico regno di origine tibetana e dal 1975 Stato Federato dell'India. Secondo gli organizzatori si tratta di una spedizione dall'altissimo valore esplorativo e culturale, dato che opererà in un'area praticamente sconosciuta e mai documentata. I componenti intendono produrre una documentazione filmica e fotografica unica.

 Oltre alla Cresta Zemu e alle cime che partono dal Tonghsiong Glacier, da dove si origina il colle, la spedizione ha l'obiettivo di studiare la traversata del Colle Zemu da sud a nord, collegando direttamente il Goecha-La con il Ghiacciaio Zemu, per una possibile futura impresa che comporterebbe la straordinaria chiusura di Round Kangchenjunga, il periplo integrale dell'intero massiccio tentato nel 1899 da D.W. Freshfield (presidente dell'Alpine Club e dirigente della Royal Geographical Society), a cui partecipò il grande fotografo italiano Vittorio Sella, lasciando ai posteri alcune delle sue foto più memorabili. Gli esploratori si fermarono proprio sul Goecha-La, senza poter accedere al difficile e nascosto Tonghsiong Glacier.

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