merci. Peraltro la modesta positività dei risultati denota la fragilità della ripresa. I migliori risultati in termini di traffico registrati, in ordine, nel trasporto marittimo di container, nel trasporto stradale internazionale e nel trasporto aereo confermano che il recupero è stato trainato dagli scambi con l’estero, mentre la domanda interna è rimasta debole.
L’autotrasporto su strada segna valori positivi sia in termini di traffico (+0,8% per il comparto nazionale e +3,4% per quello internazionale) che in termini di fatturato, dove peraltro i valori sono più contenuti (+0,5% per l’autotrasporto nazionale e +2,6% per l’autotrasporto internazionale). Analogo andamento per i corrieri nazionali che hanno registrato +1,5% nei volumi di traffico e +0,5% nei volumi di fatturato. Nel trasporto marittimo, il risultato migliore è stato registrato nel trasporto container (+4,7%). Positivo anche l’andamento del Ro-Ro che ha chiuso con +0,2%, soprattutto grazie alle buone performance dei porti di Ravenna (+98,8%), Messina (+12,1%) e Catania (+21,7%).
In leggera contrazione, viceversa, il traffico delle rinfuse (-0,7%). Nel comparto, infatti, si rilevano consistenti contrazioni nei porti di Genova (-2,3%) e Venezia (-6,1%) cui si contrappongono le crescite riscontrate nei porti di Napoli (+18,1%) e Trieste (+18,1% dato che fa riferimento solo alla movimentazione del petrolio). Tra i porti di transhipment si è registrata una ripresa di Gioia Tauro (+13,5%) e di Cagliari (+12,7%) mentre continua la contrazione di Taranto (-25,1%) cominciata nel 2012 per le vicende legate all’acciaieria Ilva. Sul fronte delle spedizioni internazionali, ad una significativa ripresa dei traffici, fatta eccezione per il segmento stradale, si contrappone il perdurare dell’erosione dei margini di profitto. Il settore che ha registrato le migliori performance continua ad essere quello degli express courier (consegne +4,0%, fatturato +3,6%) mostrando che quel comparto ha ancora margini di espansione.
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