Si è tenuto ieri pomeriggio presso la stazione marittima del porto di Napoli il convegno“9 Autorità Portuali commissariate su 24: complessità delle procedure o politica complessa?” organizzato dal Propeller Club Porto f Naples. I relatori sono stati introdotti da Umberto Masucci, Presidente Propeller Club Nazionali che ha invocato per il
porto di Napoli “sete di cooperazione e solidarietà per la prima industria della città”. Sergio Vetrella, assessore ai trasporti della regione Campania ha affermato che secondo lui non bastano i soldi per realizzare i progetti, occorrono anche competenza e strutture e poi regole certe, è tempo che finisca l’Armata Brancaleone. Aniello Cuomo, vice comandante della capitaneria di Napoli, ha preso spunto da due suoi articoli pubblicati sul mensile Porto&diporto per tracciare un breve ma esaustivo excursus sulla normativa che regola il commissariamento di un ente, complessa e contraddittoria, “con buona pace delle esigenze dell’economia e della efficienza imprenditoriale”. Nereo Marcucci, presidente Confetra, ha sottolineato come dal 2005 al 2012 il movimento dei porti italiani sia stato costante, circa mezzo miliardo di tonnellate all’anno, ma nel frattempo si siano spesi 5,2 miliardi di euro in investimenti infrastrutturali. Per l’imprenditoria napoletana si sono espressi Domenico de Crescenzo per gli spedizionieri doganali, Michele Pappalardo e Andrea Mastelloni per gli agenti marittimi: per tutti si rende necessaria una cabina di regia nazionale per poter programmare interventi mirati nei porti ed evitare i finanziamenti a pioggia negli ottanti porti italiani.
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