L’energia è una delle risorse più preziose per il nostro futuro e valutare l’efficienza energetica di uno stato significa anche tracciare un quadro decisamente significativo sul suo stato di salute. Il report globale realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con Accenture e denominato “Global energy architecture performance index report 2014” permette di analizzare la performance energetica di ben 124 nazioni ed ha visto i risultati migliori in Europa e soprattutto negli stati scandinavi.
Spicca in negativo la posizione dell’Italia, che si colloca al 49° posto, risultando ultima tra i paesi dell’Unione Europea. L’indice utilizza tre indicatori: crescita economica, sostenibilità ambientale e sicurezza energetica. La posizione di leadership occupata dai paesi europei, soprattutto nordici, è dovuto principalmente alla priorità che viene riservata agli investimenti per lo sviluppo di economie a basse emissioni attraverso le fonti rinnovabili e con politiche di efficienza energetica.
Di grande importanza i risultati dei paesi cosiddetti Brics (Brasile, India, Cina, Russia e Sudafrica), rappresentanti le economie emergenti degli ultimi anni. In linea generale i Brics subiscono le ripercussioni di una maggiore presenza di industrie a intenso consumo energetico e generazione di emissioni. La strategia governativa, che promuove la trasformazione del sistema energetico, mira a far diventare Costa Rica il primo paese mondiale a zero emissioni di anidride carbonica, con il 99% della produzione energetica proveniente da fonti di energia rinnovabile. La situazione globale continua comunque a presentare aspetti preoccupanti, come emerge dal fatto che in molti paesi in via di sviluppo lottano ancora per soddisfare le esigenze energetiche di base dei propri cittadini, fornendo energia a meno del 50% della popolazione totale.
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