domenica 20 luglio 2014

RINA e CNR firmano accordo a sostegno della ricerca

Il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Luigi Nicolais il Presidente e Amministratore Delegato del RINA, Ugo Salerno, hanno firmato nella sede del CNR un accordo quadro per favorire la valorizzazione dei risultati dei progetti di ricerca, il trasferimento tecnologico, la progettazione di servizi, prodotti e processi innovativi. Le aree di intervento
riguarderanno i settori scientifici e produttivi a più alto potenziale di crescita e di discontinuità tecnologica come le nanotecnologie e i materiali compositi; l’edilizia sostenibile; l’energia e l’utilizzo di fonti rinnovabili; l’additive manufacturing; la sicurezza alimentare; la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e le biotecnologie avanzate. Inoltre, attraverso lo sviluppo di progetti e multidisciplinari e intersettoriali, verrà favorita la attivazione di reti e partenariati, nazionali e internazionali, per la partecipazione ai programmi di ricerca e innovazione comunitari e sostenuto il rafforzamento della rete dei laboratori pubblico-privati, dei distretti produttivi e tecnologici.
In particolare, CNR e RINA, attraverso la controllata D’Appolonia  integreranno, potenzieranno e valorizzeranno le attività di ricerca, progettazione e intervento del Distretto Tecnologico STRESS - Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia sismicamente Sicura ed ecoSostenibile - di cui sono entrambi soci fondatori.

“La finalità principale delle politiche di ricerca e sviluppo tecnologico è strutturare, partendo dal sistema paese, un'economia della conoscenza a livello mondiale - ha dichiarato Ugo Salerno, Amministratore Delegato del RINA – In quest'ottica, l’obiettivo è arrivare ad ottimizzare la cooperazione tra le diverse fasi di azione e progetto, coordinare al meglio le politiche internazionali, rafforzare le potenzialità strutturali e il collegamento in rete dei gruppi di ricerca, valorizzando la messa a punto di soluzioni replicabili sui contesti locali dove il maggior impatto in termini di ricadute economiche e sul mondo del lavoro è atteso. La forza del CNR e la consolidata esperienza del RINA saranno in grado di supportare la creazione di un eco-sistema integrato dell’innovazione e ricerca: il nostro Paese deve imparare a lavorare in squadra, a cooperare e competere”.

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