Nel secondo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del secondo trimestre del 2013. La stima preliminare diffusa il 6 agosto 2014 scorso aveva rilevato la
stessa diminuzione congiunturale e una diminuzione tendenziale dello 0,3%. Il secondo trimestre del 2014 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2013.
La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,2%.
Rispetto al trimestre precedente, i consumi finali nazionali hanno registrato una variazione nulla, sintesi di una crescita dello 0,1% della spesa delle famiglie e di un calo dello 0,1% della spesa della Pubblica Amministrazione (PA) e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), mentre gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dello 0,9%. Le importazioni sono aumentate dell'1,0%, le esportazioni dello 0,1%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,1 punti percentuali alla variazione del PIL. Il contributo è stato positivo per i consumi delle famiglie (0,1 punti percentuali), nullo per la spesa della PA e negativo per gli investimenti fissi lordi (-0,2 punti percentuali). Le scorte e gli oggetti di valore hanno contribuito positivamente alla variazione del PIL (+0,2 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali.
Il calo congiunturale del PIL è la sintesi di andamenti negativi del valore aggiunto in tutti i principali comparti, con diminuzioni dello 0,8% nell'agricoltura, dello 0,5% nell'industria e dello 0,1% nei servizi. In termini tendenziali, il valore aggiunto è aumentato dello 0,4% nell'agricoltura e dello 0,1% nei servizi, mentre ha registrato un calo nell'industria in senso stretto (-0,7%) e nelle costruzioni (-2,1%).
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