sabato 8 novembre 2014

Alvimedica quinto, Team SCA soffia il sesto posto a MAPFRE sul finale


E' arrivato nella notte l'equipaggio di team Alvimedica, conquistando un ottimo e meritato quinto posto. Stanco ma soddisfatto e sorridente Alberto Bolzan, unico italiano della Volvo Ocean Race
2014/15. Dopo il giovane equipaggio con bandiera turco/americana, nella mattinata Città del Capo ha offerto un altro momento di grande tensione agonistica, con l'equipaggio femminile di Team SCA che è riuscito a sopravanzare gli spagnoli di MAPFRE proprio a una manciata di miglia dall'arrivo, ottenendo il sesto posto generale, un risultato di tutto rispetto per le veliste che hanno combattuto fino all'ultimo.

Era da poco passata l'una del mattino UTC, le due in Italia, quando la barca nera e arancio di Team Alvimedica ha tagliato la linea del traguardo di Città del Capo in quinta posizione, a detta dei presenti uno degli arrivi più belli di questa prima tappa con una buoan brezza e le luci della città a illuminare l'acqua.

Un ottimo risultato per il giovane equipaggio guidato dallo skipper statunitense Charlie Enright, che è alla sua prima esperienza nel giro del mondo ma sta mostrando di saper imparare molto velocemente.“Non male eh?” ha detto Enright, non riferendosi al pur buon risultato ma alla sua barba lunga, cresciuta nei 26 giorni passati in mare.


“La lezione che abbiamo imparato? Che non si è mai fuori dai giochi, abbiamo visto diminuire lo svantaggio, poi aumentare, poi diminuire di nuovo velocemente. Ci sono sempre delle decisioni da prendere.” Ha continuato con voce ferma ma tinta di un poco di delusione, visti i buoni momenti nella prima fase della tappa. “Dopo 26 giorni in mare, stiamo tutti bene, questo è importante. Abbiamo imparato molto, e si tratta di andare avanti così. Siamo un bel gruppo.”

 Della stessa opinione anche Alberto Bolzan, il velista friulano, unico italiano imbarcato in questo giro del mondo: “E' stata una bellissima esperienza, sia dal punto di vista della regata, perché siamo stati sempre in contatto con le altre barche e anche dal punto di vista umano. Siamo contenti, soprattutto per le potenzialità che abbiamo dimostrato di avere. Abbiamo lottato anche per le primissime posizioni e poi siamo stati un po' sfortunati nelle calme equatoriali. Per me è stato il momento più significativo il passaggio dell'equatore.” Ha raccontato Bolzan stanco ma sorridente sulla banchina di Città del Capo.

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