La scorsa
notte terzetto di testa ha attraversato l'Equatore, Abu Dhabi Ocean Racing
mantiene la leadership e allunga di qualche miglio, mentre alle sue spalle è
ancora duello fra Team
Brunel e Dongfeng Race Team, che ormai da giorni
navigano a vista e letteralmente “appiccicati”. Mentre i primi proseguono a
buona velocità, alle loro spalle si svolge un altro duello a distanza, visto
che i due sono ben lontani sulla linea ovest-est, fra MAPFRE e Team Alvimedica,
che nelle ultime ore è tornato sotto agli spagnoli. Tutta la flotta, incluse le
veliste di Team SCA, ha strambato e ha messo la prua verso nord. Ma, davanti
alla flotta, l'incognita calme equatoriali. Azzam, la barca portacolori
dell'emirato, mantiene saldamente la testa della flotta, posizione di vantaggio
che occupa ormai da sei giorni, e si trova a una decina di miglia abbondanti
davanti al duo degli inseguitori. “Penso che siamo messi bene, siamo sempre
davanti quindi dobbiamo aver fatto qualcosa di giusto” ha detto lo skipper
britannico di Abu Dhabi Ocean Racing, Ian Walker. “Però penso anche che
avremmo potuto fare qualche scelta diversa, magari avvicinarci un po' agli
altri quando abbiamo strambato, ma avevamo le nostre buone ragioni e adesso, in
realtà, guadagniamo bene. La verità è che le cose qui cambiano in fretta. La
nostra strategia è quella di stare a ovest degli altri, sperando di avere un
angolo migliore e magari un po' più di pressione per attraversare la
transizione.” Una transizione che potrebbe, in effetti, scombinare le carte
in tavola, come ormai successo diverse volte in questa seconda tappa della
Volvo Ocean Race. Per il momento, comunque Walker dice di essere contento di
non vedere più i due inseguitori all'orizzonte. “Non so, ci ho pensato
tanto. Credo che non si porti la barca al massimo perché si reagisce a quello
che fanno gli altri. Adesso sono contento di essere vicino ma abbastanza
lontano da non essere ossessionato da quello che fanno loro.”E proprio alle spalle dei leader che si sta combattendo il duello più interessante, Team Brunel e Dongfeng Race Team hanno “fatto a botte” durante gli ultimi giorni, cambiando di posizione, ma restando sempre vicinissimi. Ecco come racconta la situazione Yann Riou, da Dongfeng: “Sono quattro, giorni, quattro giorni che combattiamo per ogni metro, per ogni lunghezza. Se una notte perdiamo un miglio e mezzo è dura da mandar giù. Ma cerchiamo di guardare le cose in prospettiva e ricordarci che mancano ancora 2.000 miglia. E poi stiamo imparando tanto, non c'è modo migliore di imparare come portare una barca che un duello a due, con due barche che navigano vicine. Quindi abbiamo fatto quattro giorni di allenamento continuo. Con angoli, vento e combinazioni di vele diverse. La vita a bordo è regolata su questo, non si smette mai di regolare le vele e c'è sempre qualcuno al computer, per dare al timoniere i dati. E' una cosa positiva, ma stancante.”
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