Anche nel 2015 il Club alpino italiano conferma il proprio interesse per il mondo della scuola, ritenendo di primaria importanza veicolare ai più giovani le nozioni sugli ambienti montani italiani, sia di carattere storico, sia naturalistico, sia culturale.
Con questi obiettivi a primavera 2015 il CAI organizza due corsi nazionali di formazione per i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia (in Campania e in Trentino), entrambi riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione, le cui iscrizioni scadono in questo mese di gennaio.
Il corso “Biodiversità tra terra e mare nell'isola di Ischia” è in programma a Forio d'Ischia dal
23 al 26 aprile 2015, è aperto a un numero di massimo di quaranta insegnanti, che devoono mandare la propria richiesta d'iscrizione entro il prossimo 15 gennaio.
Organizzato dal Gruppo di Lavoro del CAI “Progetto Scuola”, in collaborazione con il CAI Campania (attraverso la sua Commissione tutela ambiente montano e il suo Comitato scientifico) e il CAI Ischia e Procida, intende fornire una lettura completa del paesaggio fisico e culturale dell'Isola di Ischia.
Un paesaggio unico nei suoi aspetti naturalistici e storici, sia in quanto patrimonio da difendere e valorizzare, sia in quanto territorio soggetto a rischi geo-ambientali. Verrà discusso in particolare l'intenso metaformismo del paesaggio vulcanico.
Il corso “La guerra dei forti” si terrà invece in Trentino, a Passo Vezzena (Lavarone – TN) dal 7 al 10 maggio 2015, è anch'esso aperto a un massimo di 40 partecipanti che devono presentare la propria domanda entro il prossimo 31 gennaio.
Organizzato dal Comitato scientifico centrale del CAI, in collaborazione con il CAI Veneto e la SAT (Società degli alpinisti tridentini), intende presentare la prima fase della Grande Guerra e gli avvenimenti principali che riguardano un territorio particolare, quello degli altopiani veneto-trentini (da Asiago a Folgaria), dove le tracce di questo immane dramma sono tuttora vive e profonde.
Nel 1915 il passo si trovava al confine fra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico. Tra Folgaria e Vezzena l’Impero eresse sette fortezze, che diventarono il fulcro della prima breve fase del conflitto, denominata "La guerra dei forti".
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