La giuria del Premio Trasporti & Cultura, presieduta dal prof. Franco Purini, ha proclamati a Napoli i vincitori dell’11^ edizione del riconoscimento per le opere di saggistica sul tema delle infrastrutture di trasporto nel paesaggio, premio consegnato nell’ambito del convegno “Città sotterranea, città smart”.
Vincitore della sezione B per “le pubblicazioni che sappiano coniugare il rigore scientifico con l’orientamento alla divulgazione” è il libro di Paolo
Costa e Maurizio Maresca “Il futuro europeo della portualità italiana”.
LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA
Le nuove dinamiche politiche e geografiche del commercio mondiale portano necessariamente ad interrogarsi sul futuro della portualità italiana, e di conseguenza del sistema trasportistico e logistico del nostro Paese, all’interno del contesto europeo e rispetto alle nuove economie emergenti (Estremo Oriente, America del Sud, Africa), nonché a riflettere sulle conseguenze di scelte non adeguate o di mancate scelte in tema di traffici marittimo-portuali.
La pubblicazione si pone al centro di un dibattito politico ed industriale importante, che non solo coinvolge un settore strategico per la competitività e lo sviluppo economico, ma stimola la sensibilità della collettività intera sulla scelta di una dimensione territoriale del Paese che, per necessità, dev’essere europea, o almeno mediterranea. Il futuro della portualità italiana “è europeo o non è”: questa è la tesi sostenuta dagli autori.
Il libro costituisce un importante contributo intellettuale, ma anche di concreto indirizzo di politica dei trasporti, presentando studi e ricerche scientifiche con un linguaggio, non riservato agli esperti del settore, ma capace di rendere comprensibile il tema al pubblico vasto.
Per superare le difficili condizioni dei porti italiani - scarsamente competitivi nella situazione attuale per quanto riguarda i traffici mondiali da e per l’Europa rispetto ai porti del Mare del Nord - occorre puntare, secondo gli autori, su un numero ridotto di porti organizzati in un sistema multiportuale (Alto Tirreno, Alto Adriatico, campano, pugliese e siciliano), dotato di interporti e retroporti, sfruttando proprio i corridoi TEN-T che offrono un vantaggio assoluto a quelli con uno sbocco sul Mediterraneo, disegnando la mappa dei trasporti della futura Europa.
C’è da aggiungere infine che il libro si distingue anche per il modo con il quale difficili questioni tecniche sono state esposte. Un linguaggio di grande chiarezza riesce infatti a descrivere scenari complessi senza semplificarli, ma mettendo il lettore in grado di comprenderli con precisione nei loro elementi essenziali.
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