e di assistenza tecnica (in ogni caso, il costo orario del consulente non potrà superare i 120 euro) sostenute dalle imprese ferraresi per la progettazione, scrittura e candidatura dei progetti presentati a valere sui fondi a gestione diretta erogati dalla Commissione europea (Horizon 2020, COSME, LIFE 2020, etc) e sul Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna 2014-2020, nel rispetto delle modalità e delle tempistiche previste dalle linee guida di ogni singola misura.
Tra gli interventi ammissibili, l'analisi del contesto e check-up dei fabbisogni dell'impresa; lo sviluppo dell'idea progettuale e la verifica della sua fattibilità e sostenibilità; la redazione, revisione, gestione e monitoraggio del progetto; la verifica (richiesta dall'Unione europea) dei parametri di affidabilità economico-finanziaria dell’impresa; la ricerca partner; la traduzione e l'interpretariato. La valutazione positiva del progetto da parte delle autorità comunitarie, ricorda la Camera di commercio, sarà condizione necessaria per l’erogazione del contributo.
“Il posto di Ferrara nell’Unione Europea non si decide solo a Bruxelles, ma anche in ogni angolo del nostro territorio”. Questo il commento del presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, all'indomani dell'ennesima importante ed innovativa decisione assunta dalla sua Giunta. “Dobbiamo far crescere – ha proseguito Govoni - una nuova generazione di ferraresi appassionati e competenti sulle questioni europee. Investire sulle risorse umane non può comunque essere sufficiente, se manca una strategia.
Anche qui il coordinamento deve nascere a Ferrara, prima ancora che a Roma o a Bruxelles. Mettere assieme priorità e competenze di Università, Amministrazioni locali, associazioni imprenditoriali e dare corpo a progettualità e modalità di intervento condivise è condizione ineludibile per migliorare la nostra capacità di attrarre i finanziamenti comunitari, di influenzare, insomma, la modernizzazione di Ferrara verso cui ogni giorno ci spinge anche l'Europa”.
Tornando al bando della Camera di commercio, che prevede per ciascuna impresa un contributo a fondo perduto fino a 6.000 euro, le domande dovranno essere inviate a partire dalle ore 10.00 del 24 marzo 2015, e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, su apposita modulistica (scaricabile dal sito della Camera di commercio) con sottoscrizione digitale del legale rappresentante dell’impresa richiedente.
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