presentato condizioni molto tecniche e particolari. Rientriamo dunque dagli Stati Uniti come quarta Nazione nel Medagliere con un Oro, un Argento, un quarto posto ed in totale la partecipazione a cinque Medal Races su dieci classi. L'Italia c'è. A testa alta. Vorrei partire dalle performance dei tre equipaggi preselezionati per i Giochi Olimpici. Le nostre scelte hanno trovato conferme anche tra le boe di Miami: in tutte e tre le classi - Nacra 17, RS:X F e 49er FX - abbiamo infatti conseguito il livello e la solidità di risultati con cui vogliamo arrivare a Rio 2016 per scendere in acqua da protagonisti.
Certo, mancano 550 giorni alle Olimpiadi, ma siamo al momento soddisfatti ed abbiamo ben definite le priorità di lavoro, a partire dalla Preolimpica di quest'anno. Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri qui a Miami sono stati giganteschi, chiudendo la pratica prima della Medal Race ed andando poi a vincere anche questa, ribadendo il loro attuale stato di forma.
Mi è piaciuta la vittoria dell'argento di Giulia Conti e Francesca Clapcich per la prepotenza con cui anche loro hanno vinto la Medal Race dello skiff. Flavia Tartaglini, infine, aveva fatto tutto bene durante la settimana, confermando di essere sempre tra le tre migliori interpreti mondiali della disciplina, poi un OCS millimetrico (partenza mure a sinistra al pin, comunque poggiando dietro le avversarie mure a destra e conquistando la parte destra favorita del campo) l'ha privata di un'ulteriore medaglia. Lo sport è anche questo. Mi soffermo ancora sulle tavole, a sottolineare come i giovani del nostro vivaio stiano crescendo in maniera molto veloce e, soprattutto, concreta. Marta Maggetti, all'esordio in una tappa di Coppa del Mondo, lascia dietro atlete di ambizioni ben maggiori, Mattia Camboni agguanta la Top Ten e dimostra, assieme a Daniele Benedetti, di non avere timori reverenziali e di essere in grado di vincere più prove ad un evento di livello altissimo come questo. Davvero notevole la crescita dei due ragazzi allenati da Riccardo Belli dell'Isca. Michele Paoletti, ancora una volta solido nei risultati, è certamente sulla buona via per tornare ai livelli del sesto al Mondiale Finn del 2013".
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