Come far naufragare la portualità turistica siciliana
Come distruggere la portualità turistica siciliana e mettere sul lastrico centinaia di aziende del comparto nautico-turistico ? Semplicemente, come ha decretato il presidente della Regione Crocetta su proposta degli assessori all’ambiente e territorio e dell’economia, aumentando, con data retroattiva al 1 gennaio 2013 , del 600% i canoni demaniali! Un provvedimento che ha dell’incredibile in un momento in cui tutte le organizzazioni di categoria, compreso l’Osservatorio Nazionale per la Nautica da Diporto, hanno evidenziato le grandi difficoltà vissute dal turismo nautico a seguito dell’introduzione della tassa di possesso sulle imbarcazioni e la conseguente fuga di migliaia di imbarcazioni verso “porti esteri più accoglienti”.
Assomarinas, l’Associazione dei porti turistici italiani aderente a UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo con oltre 90 marine associate lungo tutta la costa italiana, è pronta ad impugnare il provvedimento.
“ Lo sviluppo delle strutture portuali turistiche si basa sul difficile equilibrio tra investimenti infrastrutturali e una domanda d’ormeggi oggi nettamente in calo anche a causa dell’eccesso dell’offerta – tuona il presidente dell’Associazione Roberto Perocchio – E’ dunque inconcepibile che a fronte di tutti i dati che sono stati più volte forniti dalle organizzazioni di categoria si compiano “azzardi normativi” che fanno naufragare tutti i piani finanziari di settore penalizzando tutta l’economia turistica del territorio costiero e l’indotto dell’hinterland”.
Assomarinas – come detto - ha già posto allo studio l’impugnazione del provvedimento
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