venerdì 21 giugno 2013

DiviniColli – promozione del territorio Valdobbiadene


Valdobbiadene, 21 giugno – Un debutto ricco di soddisfazioni per DiviniColli, la tre giorni di promozione del territorio organizzato dalla Confraternita di Valdobbiadene e Fondazione Valdobbiadene Spumante. La città si è animata di convegni, itinerari nascosti, momenti celebrativi e prodotti tipici abbinati al fiore all’occhiello della zona, il Valdobbiadene DOCG.

Sabato 8 giugno si è tenuto il Convegno “Giornata dell’Enologo” presso Villa dei Cedri. L’incontro ha affrontato il tema dell’analisi aromatica dei vini e ha concluso dicendo che bisogna fondere le indagini da laboratorio con l’analisi sensoriale per arrivare a una cernita dei vini il più professionale possibile. A seguire è stata presentata ufficialmente con solenne cerimonia di stappatura la prima “Bottiglia della Confraternita” selezione 2013, realizzata da Loris Dall’Acqua, enologo della cantina Col Vetoraz.

Domenica 9 giugno Piazza Marconi è stata scenario della partenza della 1^ edizione DiviniColli, percorso alla scoperta del territorio rigorosamente con mezzi senza motore. Oltre seicento partecipanti entusiasti tra marciatori, ciclisti, cavalli e molte famiglie hanno approfittato dell’iniziativa per passare una domenica inedita, conoscendo, attraverso 5 tappe degustative, il Valdobbiadene DOCG in una serie di abbinamenti gustosi con Presidi Slow Food.

Lunedì 10 giugno è stata la giornata dedicata agli esperti di settore, a Villa dei Cedri. Al mattino il convegno “Giornata del Viticultore” ha approfondito la tematica della sostenibilità economica, ambientale ed etico/salutistica del vigneto in collina. Nel tardo pomeriggio ha avuto luogo invece la Terza edizione del simposio dal titolo “Vino e Ristorazione: Global, Local o Glocal – Ritorno al territorio e alle tradizioni o all’influenza internazionale?. Gli illustri relatori si sono confrontati su una tematica molto attuale e hanno sottolineato la necessità di aprirsi ad un atteggiamento Global per quanto riguarda il Servizio e rimanere ancorati al Local, invece, per la cucina, in un armonico binomio che permetta all’enogastronomia italiana di guardare al futuro.

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