Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando
Tra i partecipanti ai lavori, anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e gli onorevoli Giuseppe Fioroni (che introdurrà i lavori) e Alessandro Mazzoli. Ad entrare nel dettaglio dei temi saranno Fulvio Spertini (“Consumi ed efficienza idrica negli edifici. Il ruolo degli edifici sanitari”) e Francesco Toso (“Il patrimonio edilizio in Italia e gli effetti sul consumo dell’acqua”).
Dallo studio Cresme emerge che ogni italiano consuma, in media, 250 litri di acqua potabile al giorno per usi alimentari e per la propria igiene personale. Di questi il 30% deriva dall’uso degli apparecchi sanitari (i vasi) e dalle loro specifiche caratteristiche progettuali. L’immissione di acqua potabile nella rete idrica, infatti, ha un impatto in termini di anidride carbonica derivanti dalla gestione di questo ciclo dell’acqua pari a circa 10 milioni di tonnellate emesse annualmente.
L’istituto di ricerca ha messo a punto un’analisi relativa ai benefici derivanti dall’uso di impianti fino ad un massimo di 6 litri per rilascio, mostrandone i benefici economici e di natura ambientale derivanti da soluzioni con nuovi vasi che, alla luce anche dell’evoluzione del design, ben si prestano a meglio arredare gli spazi della sala da bagno. Da segnalare Confindustria Ceramica e Unindustria sostengono e appoggiano l’emendamento al decreto legge relativo agli incentivi alle ristrutturazioni edilizie, chiedendo di estendere al risparmio idrico gli incentivi fiscali connessi al risparmio energetico derivanti dalla ristrutturazione degli edifici.
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