incomplete e quindi non fruibili dalla collettività, rappresentando in sostanza uno spreco di risorse pubbliche.
Il censimento nazionale è stato realizzato con puntualità e nel rispetto dei termini imposti dal legislatore. “Dobbiamo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed in particolare alla Direzione Generale per la Regolazione ed i Contratti Pubblici ‐ sostiene la Presidente Finco, Carla Tomasi ‐ questa prova del fatto che quando si vuole e c’è la competenza, la tenacia e l’abnegazione, anche nelle P.A. possono essere portate a termine operazioni di buona amministrazione”.Dall’elenco, per ora mancante delle sole Regioni Sicilia, Sardegna e della Provincia autonoma di Trento, emerge che le opere incompiute finora comunicate sono 397 (con una punta di 53 nel Lazio). Il totale del valore delle opere realizzate ammonta a 1.509.251.826,80 euro. La parte incompiuta viene ad oggi stimata in 931.269.203,46 euro.
E’ da notare che tra le opere incompiute a livello nazionale, molte riguardano la costruzione di nuove caserme (non sarebbe meglio razionalizzare tali allocazioni arrivando ad una integrazione almeno logistica con la Polizia?!). Tra le altre si segnalano: la ricostruzione del Nuovo Ospedale Alba‐Bra (Piemonte); I’Idrovia Padova ‐ Venezia (Veneto); il restauro del Teatro Verdi a Ferrara (Emilia‐Romagna); il risanamento di parte del centro storico di Urbino (Marche); il Minimetrò Pincetto‐Monteluce (Umbria); la realizzazione dello scolmatore del Fiume Liri (Lazio); i lavori di adeguamento e gestione dell’impianto di depurazione del Comune di Pescara (Abruzzo); la realizzazione del comparto alloggiativo della Scuola Ufficiali Carabinieri della Caserma Ugo De Carolis‐Roma (Lazio); il restauro e l’adeguamento funzionale del complesso demaniale di Via del Clementino 92 bis da adibire a sede dell’Avvocatura Generale dello Stato (Lazio).
Il naturale impulso per nuovi investimenti può venire proprio dai fondi delle opere incompiute, come Finco stessa a suo tempo, suggeriva nel Progetto “Per un’Italia più bella e più sicura”.
L’elenco ha la finalità di coordinare, a livello informativo e statistico, i dati circa tali opere da parte delle amministrazioni statali, regionali e locali, onde disporre di uno strumento conoscitivo volto ad individuare, in modo razionale ed efficiente, le soluzioni per l’utilizzo ottimale attraverso il completamento ovvero il riuso ridimensionato delle stesse, anche n diversa destinazione rispetto a quella originariamente prevista.
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