finanziamento, messo a disposizione da Bei e garantito al 50% da SACE, riguarda i centri R&S di Fiat in Italia localizzati sia al Nord sia al Centro-Sud della Penisola. Per BEI, l’operazione si inquadra all’interno di due fra i tradizionali filoni di investimento a sostegno dell’economia europea: i progetti di ricerca e sviluppo e quelli per la protezione dell’ambiente tramite diminuzione delle emissioni e miglioramento dell’efficienza energetica.
L’operazione consentirà a Fiat di: migliorare il proprio know-how nell’innovazione di prodotto per ridurre consumi e emissioni inquinanti (inclusi i motori a combustione interna, carburanti alternativi, a risparmio energetico e basati su nuovi materiali); sostenere la ricerca di nuove soluzioni per automobili che trasportano più passeggeri e allo stesso tempo presentano maggiori caratteristiche di sicurezza per i pedoni; favorire, in generale, la riduzione delle emissioni di CO2 e di altre sostanze nocive in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione europea per il 2015 e il 2020.
“I finanziamenti ai progetti di ricerca e sviluppo sono un caposaldo dell’attività della BEI e nell’attuale fase economica hanno un ruolo fondamentale, perché l’innovazione è la base per la ripresa e la competitività. Siamo soddisfatti per questa operazione, anche perché permette di sostenere i piani di ricerca del Gruppo Fiat in laboratori localizzati nel Centro-Sud Italia, area particolarmente colpita dagli effetti della crisi”, ha commentato Dario Scannapieco, Vicepresidente della BEI.
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