Napoli finalizzato alla realizzazione di un sistema di applicazioni nei segmenti dell’edilizia ecosostenibile, dell’illuminazione intelligente, mobilità elettrica, video sorveglianza e soluzioni innovative per la città.
Lo fa tramite Matching Energies Foundation (Mef), costituita nel 2012 per impulso della famiglia dell’imprenditore Marco Zigon, presidente del gruppo Getra, che potrà attingere a tale scopo ai fondi comunitari per l’innovazione che, per l’innovazione, ammontano a circa 5 miliardi di euro per i prossimi sette anni. La programmazione europea 2014-2020 prevede che circa il 5% dei 30 miliardi che sono previsti per l’Italia vada alle città, cifra che raddoppia con il cofinanziamento nazionale.
“L’obiettivo è rendere attrattivo un territorio, dove i principali indicatori di qualità sono da tempo in regressione, facendo leva sull’innovazione come driver dello sviluppo”, afferma Zigon che aggiunge: “Si tratta di una grande opportunità che però rischia di trasformarsi in un’occasione persa se le città non sapranno progettare bene le azioni su cui investire queste risorse”.Non sono, dunque, i fondi europei che mancano. Spesso mancano i progetti a cui attingere. Quello di Mef punta a sperimentare un nuovo modello, portando in un quartiere napoletano pratiche già realizzate in altre città d’Europa e del mondo, facendo leva e concentrando le risorse su progetti di qualità. Dando, dunque, energia sostenibile ad un’economia sostenibile.
Eduardo Cagnazzi
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