Sarà una priorità per Bruxelles, far diventare il Po una importante via di trasporto delle merci dalle porte di Milano fino al Mar Adriatico. L’Europa ci crede, tanto da aver inserito il tratto fluviale nel corridoio Mediterraneo e pronta a finanziare i vari progetti che dovranno
realizzare, segmento per segmento, l’intera tratta. L’obiettivo è ambizioso, come spesso accade quando c’è di mezzo l’UE, rendere navigabile la via d’acqua 365 giorni l’anno portandola in categoria cinque, che vuol dire navigabile per chiatte fino a 1500/2000 tonnellate: considerando che un chiatta da sola trasporta 1500 tonnellate, pari a 30 camion, significa che con dieci chiatte in servizio si potrebbe trasportare l’equivalente di 300 autocarri, tolti al traffico stradale.
Si dovranno quindi eseguire studi di valutazione per un canale navigabile tra Truccazzano in provincia di Milano e Pizzighettone in provincia di Cremona per progettare una infrastruttura eco-compatibile e che diventi anche un volano di sviluppo per i territori attraversati: infatti la via d’acqua non sarà solo commerciale ma anche turistica prevedendo l’impiego di motonavi turistiche per passeggeri e di house boats da noleggiare, secondo una formula molto fortunata già sperimentata in Nord Europa.
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