L’Autorità Portuale di Trieste, grazie al progetto europeo ITS Multi-Purpose Gateway, si è dotata di un Port Community System. L’obiettivo iniziale di tale progetto era quello di creare una piattaforma software in grado di poter scambiare dati tra i porti del Nord Adriatico. L’attività cardine è stata
sicuramente quella che, per poter garantire lo scambio informatico dei dati, li reperisse in formato dematerializzato.
Da qui l’approvvigionamento della nuova piattaforma, denominata “Sinfomar”, che interpreta nel modo giusto i quattro cardini del progetto legato al porto di Trieste: Nave, Treno, Merce e Persone.
Sinfomar è stata presentata ieri mattina ai protagonisti del mondo portuale pubblico e privato.
Il concetto di progetto europeo in questo contesto ha trovato la sua massima espressione, partendo da nozioni teoriche e di grandi sistemi, calandosi nella realtà portuale e garantendo a tutti gli attori il proprio ruolo senza la duplicazione della comunicazione dei dati.
Gli ottimi rapporti con l’agenzia delle dogane centrali e con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, nonché delle loro emanazioni sul territorio, farà si che l’entrata in produzione del nuovo prodotto possa iniziare a sgravare la comunità portuale privata dei numerosi adempimenti ai quali sono sottoposti, realizzando il concetto di “single window”.
Il colloquio tra sistemi, l’interoperabilità, permetterà un deciso snellimento ma anche una contrazione dei tempi di lavorazione dei processi di import/export molto deciso, tenendo conto delle tre componenti: sicurezza/logistica/doganale.
Condizione unica è che tutti partecipino al sistema attraverso la competenza sul singolo dato, con un unico inserimento iniziale e diversi stati di lavorazione. Si tratta del primo vero avvio di un sistema di processi integrato sul territorio portuale sul nostro territorio.
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