di un percorso di consolidamento progressivo che intende sfruttare le potenzialità di una “core area” in cui l’azienda può vantare rapporti commerciali ventennali. Puntando, sulla base di un’approfondita conoscenza del territorio e su un know how professionale riconosciuto, all’acquisizione di nuovi traffici specializzati.
“Il Canada – spiega Vincenzo Minieri, CEO della società – è tra i Paesi con migliore qualità della vita e registra un’ottima propensione all’attività in esportazione. Ad oggi, i flussi dal Mediterraneo raggiungono circa il 10-15% del totale; resta dunque un’enorme fetta di mercato sia in import che export da intercettare, a partire dalle tecnologie fino al legno con i suoi prodotti ed all’industria chimico/petrolifera”.L’obiettivo del nuovo ufficio sarà, dunque, garantire un allargamento dell’offerta, rafforzando la tradizionale collaborazione con la rete di agenti per i traffici con i paesi Latino-Americani, Usa, Nord-Europa ed Asia .
“Le competenze maturate precedentemente dal management che opera a Montreal – sottolinea – ci permetteranno, ad esempio, di offrire servizi per il settore chimico, trattato fino ad ora indirettamente. Ad ogni modo, la sede canadese guarderà al mercato globale, garantendo tutte le soluzioni offerte dalla catena logistica”.
Giovanni Grande
(leggi l’articolo completo su PORTO&diporto Febbraio)
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