del patrimonio alberghiero nostrano, che con il grande evento di Expo del prossimo anno, rappresenta una scommessa prioritaria con cui qualunque agenda politica è tenuta a fare i conti.
Nel 2012 il contributo del turismo al PIL italiano è stato di 161 miliardi di euro (11%) occupando circa 2 milioni 700 mila addetti, un contributo essenziale per l'economia italiana. Secondo l’ISTAT, solo nel 2012, gli arrivi in Italia sono stati circa 104 milioni, di cui il 79,7% negli esercizi alberghieri.
Stando alle previsioni UNWTO, i flussi turistici internazionali cresceranno mediamente da qui fino al 2030 di circa 43 milioni all'anno e la destinazione Italia è al primo posto tra i desideri dei viaggiatori nei nuovi paesi di provenienza del turismo internazionale.
“L’industria alberghiera italiana, forte dell’inversione di tendenza registrata nel 2013 ma ancora ben lontana dai livelli pre-crisi, riveste un ruolo cardine per il settore turistico – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - Il nostro comparto sta attraversando un momento molto delicato, schiacciato da un carico fiscale insostenibile – in particolar modo per l’imposizione collegata agli immobili – e margini ridotti a fronte degli investimenti necessari a intercettare i nuovi flussi turistici composti da una clientela sempre più esigente. L’Expo è una grande opportunità e dobbiamo arrivare all’appuntamento preparati”.
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