terra e sostenibilità ambientale. E' questa la conclusione alla quale si è arrivati a Trieste in occasione dell'incontro “IL GIGANTISMO NAVALE: PLUS E MINUS“, durante il quale si è parlato anche di navi da crociera e che ha visto come relatori Maurizio Cergol, responsabile Marketing e sviluppo nuovi concept di Fincantieri, Giacomo Borruso, presidente I.S.T.I.E.E., Diego Tomat, responsabile Ufficio sicurezza della Capitaneria di Porto di Trieste e il dirigente delle Assicurazioni Generali, Eugenio Caropresi.
L'International Propeller Club Port of Trieste ha inteso dare seguito, con questo dibattito, all'incontro della conviviale di gennaio, durante il quale era stato presentato l'ultimo libro di Sergio Bologna, che sviluppa il tema del gigantismo navale dal punto di vista dell'investimento finanziario. Illustrando le ultime tendenze, Cergol ha sottolineato come, sempre più di frequente, le mega navi da crociera diventano esse stesse la destinazione del viaggio, pur richiedendo enormi investimenti anche in termini di infrastrutture capaci di accoglierle.
“Grandi navi, grandi disastri?” si è chiesto Cergol. “Si rischia molto di più in taxi”, ha detto, concludendo che le navi del futuro potrebbero essere di dimensioni ancora maggiori. Eugenio Caropresi di Assicurazioni Generali ha spiegato come, in campo assicurativo, le difficoltà per gestire la questione del gigantismo navale derivino dall'affrontare casistiche mai valutate prima, dai maggiori rischi di collisione e dalla necessità di poter disporre di mezzi tecnici di non facile reperibilità in caso di incidente.
Il professor Borruso, oggi a capo dell'Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea ha trattato l'aspetto economico della corsa a navi sempre più grandi. “Gigantismo vuol dire anche P3”, ha detto Borruso citando la joint venture tra le maggiori compagnie di navigazione, sostenendo che esistono vari modelli per valutare il costo della nave per Teu trasportato e che le dimensioni ottimali in assoluto forse non esistono, dipendendo da quale sarà l'utilizzo della nave.
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