Il Presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano, commentando talune notizie riportate sulla stampa locale in ordine alla presunta incompatibilità del diritto camerale italiano con la normativa comunitaria, ricorda che “i diritti camerali annuali, dovuti per l'iscrizione
al Registro delle Imprese, non risultano vietati da alcuna disposizione di origine comunitaria”.
A questo proposito, il Presidente dell’Ente camerale salernitano richiama le conclusioni presentate il 12 gennaio 2012 dall'Avvocato Generale della Corte di Giustizia Ue, Juliane Kokott, fatte proprie dalla stessa Corte di Giustizia nella sentenza del 19 aprile 2012, in cui viene sancito che è rilevante il fatto che il diritto camerale sia dovuto dalle imprese per l’iscrizione nell’apposito Registro, a prescindere dalla loro forma giuridica, a norma dell’art. 18, comma 4, della legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificato, da ultimo, dall’articolo 1, comma 19, del D.Lgs. 15 febbraio 2010, n. 23.
Il Presidente Arzano esorta, infine, gli operatori economici a prestare massima attenzione alla tematica, evitando di assecondare iniziative del tutto arbitrarie e prive di qualsivoglia fondamento giuridico, anche nell’ottica di non generare aggravi di oneri a carico delle imprese che scaturirebbero, in caso di omesso versamento del diritto camerale, dall’applicazione del sistema sanzionatorio contemplato dal combinato disposto dal D. Lgs. 18/12/1997, n. 472 e dal DM 27/01/2005, n. 54.
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