mercoledì 14 maggio 2014

Assonave: “fare sistema” in una fase di transizione


Presieduta dal Presidente Vincenzo Petrone si è tenuta a Roma l’assemblea di ASSONAVE, l’Associazione che riunisce i costruttori e riparatori navali ed i produttori di sistemi e componenti dell’industria
navalmeccanica nazionale. E’ stata la prima Assemblea dopo l’allargamento della base associativa che ha visto l’ingresso di importanti aziende quali Elettronica, Oto Melara, RINA Services, Selex ES e WASS, oltre alla Federazione del Mare, in rappresentanza del Cluster marittimo nazionale, all’interno del Comitato Esecutivo.

 Dalla relazione è emerso un quadro del settore cantieristico sempre più globale ed ancora in fase di transizione: la domanda di nuove costruzioni è più che raddoppiata nel 2013 (oltre 50 mil. Tslc1 conto i 24.7 del precedente anno), ma permangono squilibri nel rapporto fra questa e la capacità produttiva. 1 Tslc – Tonnellate di Stazza Lorda Compensata Vivace il comparto crocieristico, dove nel 2013 sono stati finalizzati contratti per 9 navi da crociera, Nel comparto cruise, così come in quello dei ferry, realismo e prudenza caratterizzano ancora le decisioni di investimento, ma la duplice esigenza di ottimizzare l’efficienza energetica della flotta e di adeguarla alle nuove normative di tutela ambientale pone concreti presupposti per una crescita della domanda di nuove generazioni di navi “verdi”, dai consumi e dalle emissioni contenute.

 L’auspicato processo di rinnovo della flotta potrà essere sostenuto anche dalla prevista realizzazione in Europa di una rete di distribuzione del gas naturale liquefatto ad uso navale. Buono l’andamento del comparto offshore nel quale l’acquisizione della società STX OSV, rinominata VARD, leader nella costruzione di mezzi di supporto nel settore dell’Oil&Gas, ha portato Fincantieri a divenire il quarto costruttore navale su scala mondiale ed il primo in Europa per dimensioni, con una forte presenza in tutti i settori ad alto valore aggiunto.

 La cantieristica europea e quella italiana hanno ancora una volta dimostrato di saper reagire alle crisi, adattandosi con pragmatismo ed efficacia alla crescente globalizzazione e complessità del contesto competitivo, ma per il futuro è indispensabile poter fare affidamento su un rilancio dell’economia del mare quale elemento portante e trasversale per la crescita e l’occupazione nel nostro Paese attraverso la creazione di specifici riferimenti istituzionali (ad es. Secrétariat Général de la Mer francese) e la definizione di una Politica Marittima Nazionale in grado di valorizzare il ruolo del settore.

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