Ieri la Commissione europea ha lanciato
ufficialmente una nuova strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica
sotto forma di una comunicazione e di un piano d'azione per aiutare i suoi 70
milioni di cittadini a
trarre vantaggio da una più stretta cooperazione in
settori come la promozione dell'economia marittima, la protezione dell'ambiente
marino, il completamento dei collegamenti nel settore dei trasporti e
dell’energia e la promozione del turismo sostenibile.
La strategia offrirà inoltre ai candidati e
candidati potenziali all'adesione una preziosa opportunità di collaborare con
gli Stati membri, in particolare contribuendo all'integrazione dei Balcani
occidentali nell'Unione europea.
Si tratta della prima "strategia
macroregionale dell’UE" con un numero così elevato di paesi extraunionali
(Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia) che hanno collaborato con
Stati membri dell'UE (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia). La strategia
riguarda principalmente le opportunità dell'economia marittima: "crescita
blu", connettività terra-mare, connettività dell'energia, protezione
dell’ambiente e turismo sostenibile, tutti settori destinati a svolgere un
ruolo cruciale nel creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica
nella regione. Il punto di partenza è la strategia marittima per il mare Adriatico e
il Mar Ionio
, adottata
dalla Commissione il 30 novembre 2012 e ora incorporata nella strategia.
Johannes Hahn, Commissario responsabile per
la Politica regionale, ha dichiarato: "Lavorare assieme per affrontare
sfide comuni e promuovere le potenzialità condivise è una scelta estremamente
logica. Quella adriatico-ionica sarà la terza strategia macroregionale europea.
C'è un insegnamento che i paesi partecipanti dovrebbero trarre dalle strategie
del Mar Baltico e del Danubio: l'importanza di concentrarsi su poche priorità
con una forte leadership politica per incidere davvero. Inoltre, in una regione
che in anni recenti ha visto alcuni dei più gravi conflitti in Europa, la
strategia per la regione adriatico-ionica, con la cooperazione tra paesi
dell'UE e paesi limitrofi extra UE, potrebbe svolgere un ruolo importante per
aiutare l'integrazione dei Balcani occidentali nell'Unione europea."
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