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sabato 5 luglio 2014
A Brescia la prima smart city d’Italia
Al via in questi giorni “Smart Domo Grid”: venti nuclei familiari vivranno per un anno nella propria casa l’esperienza delle reti intelligenti. Capofila del progetto finanziato dal ministero dello Sviluppo economico è A2A; nel ruolo di partner Politecnico di Milano e Whirlpool. Venti famiglie residenti nel villaggio “Violino” (circoscrizione Ovest di Brescia) vivono da qualche giorno nella città del futuro, in quella “smart city” che ha le proprie fondamenta nei servizi in rete e che ha come dorsale quella catena tecnologica fatta di connettività, gestione delle risorse energetiche ed elettrodomestici di ultima generazione. Per questi nuclei familiari ha preso infatti il via la fase sperimentale di “Smart Domo Grid”, il progetto di ricerca e sviluppo su scala reale che vuole saggiare i benefici delle reti elettriche intelligenti e dai programmi per un utilizzo più razionale dell’energia sulle utenze domestiche con funzionalità demand/response. “Smart Domo Grid”, realizzato con i fondi messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico, ha in A2A Reti Elettriche SpA il soggetto capofila, nel Politecnico di Milano (Dipartimento Energia) e in Whirlpool Europe srl i propri partner. Quello di Brescia è uno tra i più completi progetti di evoluzione della rete elettrica e di customer awareness realizzato sino a oggi in Italia per le dimensioni e per il numero e la tipologia degli attori in gioco: le case di ogni famiglia già in possesso di un impianto fotovoltaico e di connessione internet, sono state dotate di contatori elettronici di ultima generazione, hanno già ricevuto due elettrodomestici intelligenti di ultima generazione (frigorifero e lavastoviglie) e ne riceveranno un terzo (la lavatrice) subito dopo le vacanze estive, e di un tablet per il comando da remoto sul quale gira una APP di un sistema di Energy Management per il monitoraggio e la gestione intelligente dei consumi energetici e degli elettrodomestici. La scelta è caduta su questi tre elettrodomestici perché ritenuti più significativi, alla luce dell’utilizzo continuativo che se ne fa.
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