quest’anno, al principio dell’autunno, è indaffarato nell’organizzazione della sua “Shipping and the Law”, la conferenza (7-8 ottobre) che riunisce nel capoluogo partenopeo il gotha del settore marittimo internazionale. Un’iniziativa, giunta alla quinta edizione, che punta anche a dare risalto ad un’industria armatoriale “tra i pochi punti di riferimento sani per la città”.
Perché questo stretto rapporto tra Napoli e Shipping and Law?
Viviamo in un momento difficile, in cui tutti gli occhi sono puntati sulla città. La conferenza vuole mostrare anche i lati positivi, la presenza di un settore industriale che possiede circa la metà del tonnellaggio della flotta nazionale ed è caratterizzato, innanzitutto, da una grossa cultura di fondo. Anche per questo, dopo le edizioni scorse ospitate a Villa Pignatelli e a Santa Chiara, abbiamo replicato la scelta di affidarci a location suggestive, legate alla storia e alla bellezza di Napoli.
Quali novità per l’edizione 2014?
Si tratta di un appuntamento “potenziato” che si svolgerà su due giornate. Nella prima Palazzo du Mesnil, nel cuore del centro storico, ospiterà un workshop pre-conferenza dal titolo “Ecoship: investing in new technologies”; il giorno dopo il complesso monumentale Donnaregina sarà protagonista della giornata istituzionale mettendo a disposizione dei partecipanti luoghi di grande impatto evocativo come il coro gotico.
Giovanni Grande
Leggi l’intervista completa su Porto&diporto di settembre 2014
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