domenica 19 ottobre 2014

Oltremare, il salone nautico campano dal 25 Ottobre al 2 Novembre

Andrea Rea
Nel Mezzogiorno la nautica tenta di ripartire seguendo l’evoluzione dei tempi. La crisi, la pressione fiscale ed i tagli dei consumi l’hanno ulteriormente mortificata negli ultimi anni rallentandone la crescita. Adesso tenta di risalire la china, coinvolgendo in questo processo tutti gli operatori del turismo marittimo e partendo dalle reali esigenze del settore. La risalita parte da Napoli dove, dal 25 ottobre al 2 novembre, si svolge
Oltremare, il salone nautico promosso dall’Associazione nautica regionale campana in collaborazione con la Mostra d’Oltremare.Sessanta imbarcazioni, settanta espositori, la presenza dei circoli nautici e di istituzioni legate al mare per rilanciare un settore ed un indotto di qualità che negli ultimi anno ha perso oltre 10mila addetti.
“Bisogna rilanciare il diporto con una visione più ampia del settore e seguendo l’evoluzione dei tempi”, ha affermato il presidente della Mostra d’Oltremare, Andrea Rea. Punto di partenza? “Ampliare la partecipazione sul tema del mare, coinvolgendo tutti gli operatori del turismo marittimo come garanzia di un progetto concreto in termini promozionali, con nuove sinergie commerciali e strategie di marketing". 
Da qui il coinvolgimento dei cantieri nautici storici della Campania, le società dell'indotto, i circoli sportivi legati al mare, porti turistici, aree marine protette, università del settore e istituti professionali di scuola media secondaria, agenzie marittime e Msc, brand leader nel settore delle crociere.
“Abbiamo organizzato dei workshop con la Regione -ha sottolineato Renato Martucci, presidente dell’associazione nautica regionale campana e consigliere Ucina- per accendere i riflettori sui cambiamenti in corso nel settore, sui provvedimenti legislativi rilevanti e sulle variazioni del mercato in termini commerciali. Naturalmente daremo ampio spazio al settore della formazione e al dialogo con i giovani, per indirizzarli al meglio in termini di studi e verso il mondo del lavoro in ambito marittimo, per creare maggiore consapevolezza tra le nuove generazioni e rafforzare l’economia del mare in Campania”. 
Eduardo Cagnazzi

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