sociali si impegnano ciascuno nel proprio ambito, ad attivare iniziative di promozione, sviluppo e crescita i cui effetti, però, sono in larga parte vanificati dalla mancata identificazione dei reali fabbisogni territoriali, dall’assenza di obiettivi strategici chiaramente perseguibili e dalla conseguente difficoltà di progettazione finalizzata al finanziamento ed alla realizzazione degli interventi. Oggi Taranto è questo.
E’ amaro constatarlo, ma è doveroso evidenziarlo soprattutto da parte della Camera di commercio, il maggiore Ente economico del territorio, svincolato da logiche politiche/partitiche, che opera nell’interesse generale dell’intero sistema.
La città ha davanti a sé grandi opportunità: può investire sulle sue vocazioni e sulle tante potenzialità, puntare sulle capacità professionali, imprenditoriali, politico-amministrative; può liberarsi di veti e condizionamenti, riappropriarsi di significative porzioni del territorio, creare un ponte con l’Europa e con le tante risorse rese disponibili dall’Unione.
Per fare tutto ciò occorre un nuovo approccio ai problemi, un metodo che sia di consultazione, inclusione e sintesi. Un modello di co-working operativo che sappia cogliere i bisogni socio-economici del territorio, valorizzarne le vocazioni, tradurre tutto ciò in progetti e aree di intervento in linea con la programmazione comunitaria.
Nasce così #20diproposta, un confronto aperto e chiaro con istituzioni, parti sociali, forze economiche, società civile per mettere in rete le varie anime della provincia, aprire il confronto, formulare proposte, avanzare progetti e condurli alla realizzazione. La CdC di Taranto ha più volte sottolineato l’esigenza di dotare il territorio di una regìa unica, di un’Agenzia di sviluppo e ora, nel solco di questa convinzione, rilancia la proposta e chiede a tutti di compiere un salto di qualità per disegnare, insieme, il futuro del territorio.
Una lettera, in tal senso, è già stata inviata agli Enti della provincia e nei prossimi giorni sarà spedita a tutti gli stakeholder chiedendo loro la disponibilità a condividere il percorso accennato nell’ottica di un impegno responsabile e concreto per accompagnare il territorio verso una nuova fase di crescita.
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