containerships ordered from China Shipping Container Lines (CSCL) in May 2013. The containership was named CSCL Globe by He Li Jun, wife of Xu Li Rong, chairman of China Shipping Group. The world’s largest containership, measuring 400.0 m in length, 58.6 m in width and 30.5 m in depth, is as large as four soccer fields, and will be deployed on the Asia-Europe trade loop after being handed over to the owner within this month.
The CSCL Globe will feature a 77,200 bhp electronically controlled main engine to enhance fuel efficiency by automatically controlling fuel consumption according to the ship’s speed and sea conditions, HHI said. With the installation of the high efficiency engine, the containership will burn 20 percent less fuel per TEU in comparison with the 10,000 TEU containerships. HHI built the world’s first 10,000 TEU containerships in 2010 and since then it has built 82, carrying more than 10,000 containers in the world.
Con l'avvento delle moderne Portacontainer da 14.000 / 18.000 teu. l'Alto Adriatico rischia l'emarginazione.
RispondiEliminaMentre noi siamo ancora invischiati in una selva " di se - di ma - di come - e di dove " poter realizzare sia un moderno Terminal Contenitori, le realtà Portuali del Nord Europa ancora una volta come negl’anni ottanta e con invidiabile lungimiranza stanno pianificando e realizzando corpose infrastrutturazioni, per consentire ai loro Scali di essere in grado di gestire sia i crescenti volumi di traffico che le nuove tipologie dei vettori marittimi che ormai hanno raggiunto capacità di trasporto dell'ordine dei 10.000/14.000 teu. e l'Armamento sta ordinando Motonavi ancora più capienti della classe "TRIPLE-E" e con una portata di ben 18.000 teu. e dimensioni di ml 400 x 59 x h 73, e sembra sia già in avanzata fase di progettazione una nuova classe di motonavi denominate "U.LC.V." che avranno dimensioni ancora maggiori ed una capacità di trasporto dell'ordine dei 22.000 teu..
Come qualcuno afferma l'attuale citata corsa al gigantismo navale, sarà pure un'operazione messa in campo da alcuni Armatori e Terminalisti per tentare furbescamente di escludere i Porti minori dalle principali rotte internazionali, questa operazione potrà pure dare fastidio poiché rischia di emarginare la portualità Italiana e dell'Alto Adriatico, ma non si potrà certamente contrastare soltanto con le chiacchiere poiché gli artefici dell'operazione avendo investito ingentissime risorse in Porti e Vettori, cercheranno in tutti i modi di materializzare i preventivati ritorni economici.
Se vogliamo realmente incidere sulle strategie dell'Armamento ed invertire l'attuale citata tendenza, non illudiamoci che siano sufficienti modesti interventi o fumosi e difficilmente praticabili accordi tra le mediocri realtà Portuali che popolano l'Adriatico (progetto NAPA), ma bisogna essere ben coscienti che per far si che finalmente si possa sfruttare a dovere la nostra strategicità nei confronti dei flussi merceologici relativi all'interscambio Euro Asiatico, facendo risparmiare a detti flussi ben 4.000 miglia nei confronti delle rotte tra l'oltre Suez e le realtà Portuali del nord Europa e quindi sfruttando a dovere le notevoli potenzialità del Corridoio Baltico Adriatico tentare si spostare un po' più a sud il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario, dovremmo pianificare/realizzare in tempi non certamente bibblici almeno un moderno Terminal, che per dimensioni numero degli ormeggi e potenzialità delle attrezzature consenta di poter assecondare le crescenti esigenze della Logistica di Porto e Retroporto e di movimentare annualmente qualche milione di contenitori.
Brunello Zanitti Giuliano
http://sceltemancate.trieste.it