La società “Aeroporto di Salerno - Costa d’Amalfi spa” ha trasmesso al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti formale richiesta di nominare un Commissario ad Acta per surrogare il parere del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel procedimento di concessione della gestione totale dell’Aeroporto di Salerno - Pontecagnano per la durata di anni venti, stanti la sussistenza delle condizioni e dei requisiti di Legge. Tale istanza si
è resa necessaria a seguito del perdurante rallentamento procedurale verificato presso il suddetto Ministero mentre, al contrario, ENAC ha già reso il proprio parere favorevole in data 9 Dicembre 2014 e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso il proprio parere, pur esso favorevole, in data 24 Dicembre 2014.
“E inaccettabile - dichiara il Presidente del Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano, Antonio Fasolino - che il Ministero delle Economia e delle Finanze, nelle persone di uno o due Dirigenti, in barba a quanto deciso dal Governo e dal Parlamento si prenda gioco della legge e della volontà politica del Paese continuando in una intollerabile inerzia.
Il decreto Sbocca Italia e l’inserimento dell’Aeroporto di Salerno nel Piano Nazionale Aeroporti costituiscono atti formali del Governo e del Parlamento che oggi diventano ostaggio di stanze del potere non democraticamente elette che hanno un interesse diretto e contrario del principale concorrente, ovvero nel principale operatore economico che ha un legittimo interesse a non vedere realizzato l’iter conclusivo per il definitivo ampliamento dell’Aeroporto di Salerno.
Ha il dovere, chi sigla atti a valenza esterna, o di astenersi in ossequio al principio del criterio di imparzialità, terzietà e neutralità della pubblica amministrazione o di firmare l’atto conclusivo, atteso il reiterato parere positivo sia dell’Enac che del Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture reso in ossequio agli adempimenti voluti proprio dal Ministero delle Economie e delle Finanze e realizzati attraverso l’ingesso nella compagine sociale di regione Campania e Basilicata.
Condividiamo l’azione intrapresa dalla Società di Gestione a ausiliandola e sostenendola come proprietà poichè risponde all’esigenza di tutela del territorio del buon diritto di cittadini e della volontà nazionale. Chiediamo ancora una volta, ad una ormai collaudata filiera istituzionale, di continuare a fare fronte comune per superare quest’ultimo inaudito e paradossale ostacolo.”
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