"L’infiltrazione malavitosa nei locali pubblici è un fenomeno tristemente noto, seppur assolutamente ristretto, contro il quale da anni FIPE sta lottando". Questo il commento di Lino Enrico Stoppani, presidente nazionale FIPE-Confcommercio, Federazione che rappresenta le oltre 300.000 imprese del settore della ristorazione e intrattenimento in Italia, alle dichiarazioni di Coldiretti sulla presenza della criminalità nei ristoranti. " FIPE - Confcommercio ha una posizione chiara: necessità di rafforzare fiducia, collaborazione e sostegno alla Magistratura e alle Forze dell'Ordine, ed interventi sulla burocrazia e sulle procedure degli appalti. Sollecitiamo verifiche puntuali sul possesso e mantenimento dei
requisiti morali e professionali, sulla titolarità effettiva delle attività, sul monitoraggio degli avviamenti commerciali pagati e sulla individuazione di alert sintomatici di possibili investimenti criminosi. Ogni anno - prosegue Stoppani - Confcommercio organizza la giornata "Legalità: mi piace" per diffondere cultura e attenzione sul tema. Anche a causa della crisi si è visto un aumento dell'infiltrazione della criminalità nel tessuto sano delle imprese, e le rappresentanze, che aggregano imprese sui territori e nelle categorie, sono il "primo argine" contro l'illegalità, perché associarsi o mettersi insieme significa per gli imprenditori sentirsi meno soli, anche contro il crimine."
"Spiace notare, conclude Stoppani, che Coldiretti lanci il sasso contro i Pubblici Esercizi e dimentichi le numerosissime aziende agricole confiscate alla Mafia nel corso degli anni."
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